Da qualche tempo, Sanremo viene definito il Super Bowl italiano, in materia di marketing e di advertising. Anche quest’anno ci siamo occupati del marketing e dell’advertising del Festival, con nostri dati e nostre elaborazioni. Per una panoramica sull’originale ci affidiamo invece a dati altrui, che sono tanti, condividendo i nostri appunti di lettura.
Ascolti televisivi
123.4 milioni di average viewers su tutte le piattaforme ne fanno il telecast più visto della storia.
202.4 milioni di spettatori hanno visto almeno una parte della trasmissione, con un più 10% rispetto all’anno precedente.
(fonte: CBS Sports)
La serie storica degli ascolti è disponibile sul sito di Nielsen.
iSpot ha pubblicato una chart con l’ascolto medio secondo per secondo.
Social Media
X ha affermato che i messaggi correlati all’evento hanno generato sulla piattaforma 10.5 miliardi di impressions e 1.1 miliardi di visualizzazioni video (fonte: X).
Su quanto di questo traffico sia genuino e quanto generato da bot si è interrogato Matti Binder su Mashable.
Il brand che ha ottenuto l’engagement più alto sui social (Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, X) è DraftKings.
La crescita più alta dell’audience spetta a Booking.
Il maggior numero di impressions li fa registrare Paramount+ (fonte: Socialinsider).
Temu è il brand con più menzioni (fonte Brandwatch).
Secondo Kantar, 12 dei 67 ads di cui è stata misurata l’efficacia comunicativa, hanno raggiunto lo status di top performer.
Lo spot di State Farm Insurance è stato il più votato nel Super Bowl Ad Meter.
Al top secondo l’attention index di TVision c’è lo spot di T-Mobile.
Al prossimo anno!