L’oggetto dell’attività di consumer intelligence ospitata in questo numero 31 de La voce del dato sono le sneakers.

L’occasione per pensare a questa demo divulgativa si è creata qualche giorno fa, in coda a un utile scambio di opinioni su Linkedin nato attorno all’iniziativa di una nota catena di fast food che ha presentato il suo modello di sneakers durante uno degli eventi collaterali tenuti in occasione della recente Fashion Week milanese.

Quell’iniziativa è (anche) il tentativo di erodere un po’ di 𝙨𝙝𝙖𝙧𝙚 𝙤𝙛 𝙬𝙤𝙧𝙙𝙨, come ci piace chiamare quel fenomeno, in un campo lessicale e semantico molto appetibile per tanti brand, come ci ricorda questa utile sintesi (fonte: FoxIntelligence):

“𝘞𝘩𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘯𝘦𝘢𝘬𝘦𝘳𝘴 𝘲𝘶𝘪𝘤𝘬𝘭𝘺 𝘦𝘴𝘵𝘢𝘣𝘭𝘪𝘴𝘩𝘦𝘥 𝘵𝘩𝘦𝘮𝘴𝘦𝘭𝘷𝘦𝘴 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵𝘴 𝘴𝘦𝘤𝘵𝘰𝘳, 𝘪𝘵’𝘴 𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘳𝘱𝘳𝘪𝘴𝘪𝘯𝘨 𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘦 𝘵𝘩𝘦𝘮 𝘰𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘥𝘪𝘶𝘮 𝘰𝘧 𝘭𝘶𝘹𝘶𝘳𝘺 𝘩𝘰𝘶𝘴𝘦𝘴. 𝘎𝘶𝘤𝘤𝘪, 𝘉𝘢𝘭𝘦𝘯𝘤𝘪𝘢𝘨𝘢, 𝘢𝘯𝘥 𝘢𝘭𝘭 𝘮𝘢𝘫𝘰𝘳 𝘩𝘢𝘶𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘶𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘮𝘦𝘴 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘭𝘢𝘶𝘯𝘤𝘩𝘦𝘥 𝘵𝘩𝘦𝘪𝘳 𝘰𝘸𝘯 𝘴𝘯𝘦𝘢𝘬𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯𝘴.𝘞𝘪𝘵𝘩 𝘴𝘯𝘦𝘢𝘬𝘦𝘳𝘴 𝘦𝘷𝘦𝘳𝘺𝘸𝘩𝘦𝘳𝘦 (𝘦𝘷𝘦𝘯 𝘢𝘵 𝘓𝘪𝘥𝘭), 𝘪𝘵’𝘴 𝘯𝘰 𝘸𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘶𝘵 𝘰𝘧 𝘦𝘷𝘦𝘳𝘺 𝘵𝘸𝘰 𝘱𝘢𝘪𝘳𝘴 𝘰𝘧 𝘴𝘩𝘰𝘦𝘴 𝘴𝘰𝘭𝘥 𝘸𝘰𝘳𝘭𝘥𝘸𝘪𝘥𝘦 𝘪𝘴 𝘢 𝘱𝘢𝘪𝘳 𝘰𝘧 𝘴𝘯𝘦𝘢𝘬𝘦𝘳𝘴”.

L’occasione ha lasciato 𝘵𝘳𝘢𝘤𝘤𝘦 (digitali e non) e generato 𝘦𝘢𝘳𝘯𝘦𝘥 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢; entrambi i fenomeni vanno indagati con un’attività di total intelligence (almeno in potenza), perché oggi la catena del passaparola è onlife, continua, potenzialmente always-on.

Il mercato delle sneakers vale 80 miliardi di dollari, secondo alcune stime.

La distribuzione delle quote di mercato, secondo proiezioni non recentissime ma neppure tanto datate, vede primeggiare Nike.

Prima di addentrarci nei dati e nelle informazioni generati dall’indagine sulle tracce digitali lasciate dalle conversazioni e dai comportamenti di ricerca correlati all’iniziativa di cui si diceva e, più in generale, alle sneakers, riepiloghiamo i contributi pubblicati da tropic durante i sette giorni che ci separano dall’uscita del numero 30 de La voce del dato.

La nostra rubrica settimanale di content intelligence nell’infosfera italiana, Parole d’Italia, è arrivata al numero 24. La settimana monitorata è quella che va dal 19 al 25 febbraio.

Se con la rubrica Parole d’Italia osserviamo un campione casuale di messaggi generati settimanalmente nell’infosfera di lingua italiana, con Share of Words l’analisi del contenuto si allarga a un campione casuale di messaggi generati in una vasta porzione dell’infosfera internazionale. La scorsa settimana abbiamo pubblicato il numero 16.

L’accordo di licenza annuale tra Google e Reddit ha destato di recente molta attenzione. Ne abbiamo approfittato per dedicare a Reddit l’approfondimento settimanale sia di Parole d’Italia che di Share of Words.

In Share of Words di questa settimana, Milan compare tra le prime 30 “entità” più frequentemente citate. Il tema correlato prevalente è la Fashion Week. Proprio all’hashtag #fashion abbiamo dedicato la nostra demo del venerdì, che mostra i risultati di una content analysis svolta su 126.000 messaggi pubblicati nei 12 mesi precedenti.

È il momento di puntare sulle sneakers e sull’iniziativa della catena di fast food le lenti della consumer intelligence.

La prima fonte informativa che selezioniamo è il loro account Instagram italiano. L’intento è valutare comparativamente la ricezione di quell’iniziativa in quell’arena. Questo è il quadro da inizio anno in avanti, rispetto alla somma di reactions, comments e shares per ciascun post.

La ricezione è discreta, ma distante dal post maggiormente performante.

Spostiamoci altrove. Il volume delle pagine visualizzate sul sito internet della catena non pare aver subito scostamenti rilevanti rispetto al periodo pre-lancio delle sneakers.

Sneakers non compare tra le parole correlate con più frequenza a “burger king” nelle ricerche degli ultimi 28 giorni (ma si tratta di proiezioni worldwide, l’impresa sarebbe dunque stata ardua).

Né, al contrario, “burger king” appare correlato a sneakers nelle ricerche (ma qui il campione oltre che worldwide, dal punto di vista geografico, è all time dal punto di vista temporale, e quindi in questo caso l’attributo ardua assume toni eufemistici).

Gli effetti più marcati e più immediati sono correlati all’indicatore earned media. Si notano degli scostamenti significativi sia se si guardano i trend delle menzioni (generali e solo per le news), sia le parole associate con più frequenza.

In questo paragrafo conclusivo ci concentreremo in maniera specifica sulle sneakers.

Questo tipo di visualizzazioni ci consente di avere una prima panoramica di ciò che accade quando le persone cercano delle informazioni sulle sneakers su Google.

Una prima curiosità: ritroviamo “nike” tra i nodi più rilevanti della rete, ed era al primo posto per quote di mercato. È al contempo la parola associata con più frequenza a sneakers nelle ricerche all time.

Se ci si concentra sull’Italia, altre informazioni utili si possono dedurre dal monitoraggio dei trend di ricerca (anche su YouTube, che rappresenta il sito che più si avvantaggia del traffico generato dalla chiave sneakers) e dall’analisi della SERP, per la sezione Shopping per esempio.

Chiudiamo con qualche informazione su ciò che accade alla nostra chiave sneakers su Instagram e TikTok.

Partiamo da quest’ultimo. Secondo alcune proiezioni, l’hashtag #sneakers negli ultimi due anni circa sarebbe comparso in quasi 5 milioni di video, generando 90 miliardi di visualizzazioni.

I 20 video maggiormente performanti hanno queste metriche.

Una curiosità che ci aiuta a comprendere il comportamento delle persone in quell’arena social (e non solo): al video dell’influencer che ha generato più di 131.000 commenti (è il secondo della tabella) ha messo mi piace il 17% di coloro che lo hanno visto, e il 2% delle persone che ha messo like ha pure commentato.

Questi sono gli hashtags associati con più frequenza nelle descrizioni di quei 20 video.

Questo è invece quello che è accaduto su Instagram negli ultimi dodici mesi, in riferimento ai soli messaggi in lingua italiana. Il trend.

Le parole e gli hashtags più frequenti.

È tutto. Grazie della pazienza e al prossimo episodio.

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