1.

Siamo al numero 37 de La voce del dato, la newsletter aziendale di tropic srl.

Un’edizione che dà ricetto, come sempre, ai link ai nostri articoli pubblicati durante la settimana.

Anche oggi, in coda, c’è un approfondimento a fini didattici, su un caso reale, com’è nelle corde di questa rubrica.

2.

Prima di tutto i link.

3.

L’approfondimento di oggi ha due versanti.

Nel primo, mostriamo l’uso della parola moda in una ventina di canali tv e radio italiani, dal 15 settembre in avanti. Lo scopo, in questi casi, è capire quali sono gli argomenti che ottengono la maggiore attenzione da parte dei legacy media, e chi dice cosa.

Nel secondo, rendiamo conto di un esperimento: abbiamo affidato a due modelli linguistici diversi (nella loro versione commerciale) il compito di estrarre le notizie (online) correlate alla Fashion Week, di selezionare quelle ritenute più importanti, e di creare infine un sommario. Abbiamo monitorato i risultati, ma non abbiamo indicato al modello da quali fonti attingere. Riteniamo questi esperimenti di fondamentale importanza in questa fase aurorale di transizione verso un modello di ricerca delle informazioni che integri anche l’uso di modelli linguistici creati allo scopo. In questo modo, illuminiamo anche questo anfratto della dieta mediatica e della dieta informativa delle persone. In questo contesto, restano rilevanti le cosiddette allucinazioni dei modelli linguistici: in questo esperimento, però, l’allucinazione eventuale non è dovuta alla fabbricazione o all’adulterazione della singola notizia, ma alla mancata precisione nel puntare la finestra temporale indicata o, in qualche caso, il tema desiderato.

3.1

Abbiamo selezionato una ventina tra canali tv e radio. Abbiamo scelto di monitorare la parola moda dal 15 settembre in avanti. Queste sono le occorrenze della keyword nel periodo oggetto di osservazione.

Per un primo setaccio delle tante informazioni raccolte da una simile attività di monitoraggio e di raccolta di dati, si può far ricorso (I) all’identificazione delle entità (persone, luoghi, organizzazioni) più citate e (II) all’identificazione dei temi più rilevanti.

Queste sono le entità più frequenti.

Questi sono invece i temi più rilevanti.

3.2

Il primo dei due modelli linguistici “interpellati” per estrarre le notizie online correlate alla Milano Fashion Week e identificare gli argomenti più rilevanti, ha dato questa risposta. Un’avvertenza, già implicita nell’introduzione: in questo esperimento conta la forma e non il contenuto puntuale della risposta del modello, che può essere oggetto di “allucinazioni” (ovvero: informazioni in qualche modo non veritiere).

Andreas Kronthaler, direttore creativo di Vivienne Westwood, ha annunciato che il marchio tornerà alla Milano Fashion Week nel giugno 2025 per presentare la collezione uomo. Questa decisione è stata confermata anche da Carlo D’Amario, CEO di Vivienne Westwood, sottolineando il forte legame del marchio con l’Italia.

Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha evidenziato l’importanza di dare spazio ai nuovi talenti durante la Milano Fashion Week. Nonostante un rallentamento del mercato della moda, Capasa si è mostrato ottimista riguardo al futuro, sottolineando che in tempi difficili nascono gli impulsi creativi più forti.

Diverse marche di lusso hanno lanciato iniziative interessanti durante la settimana della moda. Ad esempio, Guerlain ha portato l’eleganza parigina nel cuore di Milano con “Rouge G Rendez-vous”, un’esperienza personalizzata dedicata al loro iconico rossetto.

Gli eventi di moda di settembre hanno posto l’accento sul tema “Legacy of Style”, enfatizzando l’importanza della tradizione, dell’innovazione e della sostenibilità nell’industria della moda. C’è stata anche una forte attenzione all’evoluzione tecnologica nel settore, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni nel processo produttivo.

L’industria della moda italiana continua a essere un pilastro fondamentale dell’economia del paese, nonostante le sfide globali.

Il secondo modello linguistico, chiamato a svolgere la medesima attività, ha generato questa risposta.

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