Il tema delle recensioni online ha attirato in questi giorni l’attenzione dei media, in seguito a un’iniziativa governativa contenuta tra le pagine della “legge annuale sulle piccole e medie imprese” (la cui approvazione è di là da venire).
Negli articoli a commento, si leggono intenzioni (limitarne il “commercio”) e timori (rendere più difficile esprimere un giudizio critico).
L’iniziativa plana in una struttura ormai da tempo consolidata: la review culture. La possibilità tecnica, che si è fatta poi abitudine reale per molti, di giudicare (anche) le esperienze di acquisto quotidiane.
La review culture, favorita dalla piattaformizzazione della società, è ormai pervasiva.
L’abitudine di manifestare online i giudizi sulle esperienze di acquisto quotidiane, e non solo, è ormai radicata.
La catena del passaparola è onlife e sempre accesa.
Il panorama cambierà, forse, ma con questo quadro bisognerà continuare a confrontarsi: le recensioni dei consumatori sono, e resteranno qualunque sarà il nuovo corso, un elemento essenziale del cruscotto di qualunque attività di intelligence.
Farci i conti è una necessità per tutti gli operatori economici, che lo si voglia o meno.
In questa prima anteprima del numero 49 de La voce del dato, la newsletter di tropic srl, in uscita domenica prossima, mostriamo il risultato dell’analisi di un campione casuale costituito da un centinaio di recensioni in italiano, pubblicate dal 16 al 22 dicembre scorsi.
Il campione è lo stesso, le chart sono due: si vedono le espressioni più rilevanti in quelle recensioni, in base a due differenti metodi di classificazione.
I giudizi online non vengono espressi solo nei luoghi deputati a farlo (i siti o le sezioni dedicate alle recensioni), ma abitano ormai potenzialmente tutte le piattaforme e le arene digitali.
Fuori dai luoghi deputati, ci sono poi delle arene digitali che hanno da qualche tempo un ruolo centrale in questo panorama: vedi Reddit.
Ci sono molte news, e le tracce sono evidenti, ma pure giudizi (così come consigli, richieste di consigli e ricerche di vario tipo).
Nelle chart allegate, ci sono le parole, le entità, e i temi più frequenti.