1. La voce del dato n° 53
Questo è il numero 53 de La voce del dato, la newsletter di tropic srl.
Un’edizione che dà ricetto, come sempre, ai link ai nostri articoli pubblicati durante la settimana.
Oggi, il paragrafo n°3 ospita una esercitazione. L’arena è TikTok. Abbiamo osservato i “trend” in due lassi temporali distinti, sia in Italia, che nel mondo. La comparazione aiuta a scoprire ciò che permane e quello che scompare. La differenza, dunque, tra evento e tendenza.
2. I link
Parole d’Italia (71). La nostra attività settimanale di media intelligence e opinion mining, che monitora l’infosfera italiana.
Parole d’Italia ha un’estensione dedicata alle notizie. Ci sono i post degli account Facebook e YouTube di alcuni dei quotidiani italiani più diffusi (secondo i dati ADS) e dei siti di informazione più visitati (secondo i dati Comscore e Semrush). Anche questa volta abbiamo aggiunto l’analisi di un corpus di titoli, estratti dalle pubblicazioni online di una decina di testate.
Share of Words (63). Share of Words è l’attività gemella di Parole d’Italia. In questo caso, a essere indagata è l’infosfera internazionale, con un approfondimento sui messaggi in lingua inglese che hanno generato il maggior numero di interazioni.
3. Il “trend” tra eventi e tendenze
Spesso sfugge la differenza tra eventi e tendenze sui social media. Perché sussunti dal termine-ombrello “trend”.
La differenza è di aspetto. I primi, rispetto ai secondi, sono contraddistinti da un’assenza di durata.
Saper distinguere gli uni dagli altri è però cruciale, per non sprecare risorse e per non perdere l’equilibrio necessario per ottimizzare il rapporto sintonico tra sé (l’agente economico) e il pubblico.
Monitoraggio costante, analisi del dato monitorato, interpretazione dei risultati. La chiave per operare distinzioni corrette.
Bastano semplicissime esercitazioni per cogliere le dovute differenze. Come questa.
L’arena è TikTok.
Tra le bolle ci sono sia tendenze che eventi.
In questo primo caso l’estensione è mondiale.
Le slide mostrano: il volume di visualizzazioni generato dagli hashtags che hanno registrato il maggior incremento nei 14 giorni che hanno preceduto il momento dell’osservazione; il volume di visualizzazioni generato dagli hashtags che hanno registrato il maggior incremento nei 60 giorni che hanno preceduto il momento dell’osservazione.
Stesso esercizio, ma il monitoraggio è ristretto all’Italia (con qualche sporadico ma immancabile falso positivo).
Nelle slide ci sono gli hashtag e le parole con l’engagement medio più altro tra i 50 post più performanti pubblicati rispettivamente nei 30 e nei 7 giorni che hanno preceduto l’esercitazione (con un piccolo, e utile, add-on: l’engagement medio dei post “promoted” versus l’engagement medio dei post “not promoted”.