1. La voce del dato n° 59
Questo è il numero 59 de La voce del dato, la newsletter di tropic srl.
Un’edizione che dà ricetto agli articoli che abbiamo pubblicato durante la settimana appena conclusa.
L’approfondimento di questa settimana, ospitato nel paragrafo n° 3, è dedicato all’analisi (ex post, a scopo didattico) del narrato italiano correlato a un film pluripremiato alla recente notte degli Oscar.
2. I link
- Parole d’Italia (77). La nostra attività settimanale di media intelligence e opinion mining, che monitora l’infosfera italiana.

- Parole d’Italia ha un’estensione dedicata alle notizie. Ci sono i post degli account Facebook e YouTube di alcuni dei quotidiani italiani più diffusi (secondo i dati ADS) e dei siti di informazione più visitati (secondo i dati Comscore e Semrush). Anche questa volta abbiamo aggiunto l’analisi di un corpus di titoli, estratti dalle pubblicazioni online di una decina di testate.

- Share of Words (69). Share of Words è l’attività gemella di Parole d’Italia. In questo caso, a essere indagata è l’infosfera internazionale, con un approfondimento sui messaggi in lingua inglese che hanno generato il maggior numero di interazioni.

3. Anora
Opinion mining: è uno strumento indispensabile al servizio delle attività di intelligence. Per supportare il processo decisionale e l’allocazione delle risorse, con informazioni corrette e rilevanti.
Vale anche per i prodotti culturali.
Abbiamo indagato (ex post, data l’evenienza) il conversato earned di Anora, il film pluripremiato alla recente notte degli Oscar.
Qui ci sono le due cloud: le parole più frequenti senza news online nel corpus, e le parole più frequenti con le news online nel corpus.
Il dataset include un campione casuale di messaggi (circa 13.000 in totale, in italiano) pubblicati dopo l’arrivo di Anora nelle sale italiane (a novembre 2024).


Quei messaggi hanno generato poco meno di 190.000 interazioni.
91.000, quindi circa il 50%, è stato generato dai 10 messaggi più performanti.
Solo due di questi sono stati pubblicati prima del 3 marzo scorso. E tutti su Instagram, che ha da solo generato 171 mila interazioni su circa 190.000.
Già a questo livello di osservazione, emerge il risultato dell’attività comunicativa degli esercenti (il film è sessantunesimo nella classifica stagionale degli incassi, come riporta Il Sole 24 Ore del 3 marzo scorso su dati Cinetel). E, allo stesso tempo, l’assenza parziale di una vasta comunità di fan a supporto (con alcune eccezioni puntuali di rilievo: non dal punto di vista del volume, bensì delle interazioni generate).
Proviamo ora a comparare, con gli stessi criteri e per lo stesso periodo, il conversato earned italiano di Anora con quello di altre due opere premiate agli Oscar: The Brutalist ed Emilia Pérez.

Anche in questo caso, fermando l’osservazione ai giorni che hanno preceduto la notte degli Oscar, non si notano indizi a supporto dell’individuazione di qualche community rilevante a sostegno dei tre “prodotti”.

Ci sono tracce di earned media generato dagli eventi (Cannes, Gloden Globe, per esempio). Con una differenza degna di nota. Pur avendo generato meno mentions (circa un terzo in meno) rispetto ad “Anora”, la keyword “Emilia Pérez” ha dalla sua una reach doppia: è correlata a meno nodi dunque, ma più grandi (o rilevanti se si vuole).